Il Maestro e Margherita

regia  CHIARA BENEDETTI e GIUSEPPE AMATO
con CHIARA BENEDETTI, GIUSEPPE AMATO, DENIS FONTANARI, CHRISTIAN RENZICCHI
allestimento FEDERICA RIGON, IACOPO CANDELA, OMAR FISICARO e LUCA DE MARTINI
coreografie MARIA PIA DI MAURO
musiche dal vivo CANDIRÙ
con la partecipazione dell’Associazione DanzaMania Pergine

Uno spettacolo tratto dal celebre romanzo russo di Michail Bulgakov. “Il Maestro e Margherita”, testo prodotto per la prima volta da una compagnia professionale trentina, è una produzione originale e dal sapore contemporaneo, che parla al pubblico di oggi attraverso un grande classico del passato. Una riflessione sulla società dell’epoca e di ogni tempo attraverso la metafora della messinscena e del teatro. Il racconto acquista una formula scenica itinerante, scaturita dal stesso testo, che si presta ad essere osservato attraverso passaggi nascosti e suggestivi, e dalla volontà di trasportare lo spettatore in un viaggio di singolari spazi teatrali, stimolandone la curiosità.
Nella smisurata stesura di intrecci visionari, Bulgakov racconta la contrapposizione di due mondi separati e inconciliabili: da una parte un mondo di forze oscure dominate da personaggi ombrosi, dall’altra lo scettico mondo di chi vive delle proprie certezze. Il suo più grande capolavoro è un mondo intero, intriso di oscuro fascino voyeuristico. Del resto non può che attrarre fino allo spasimo incontrare nella Mosca di inizio secolo Satana in persona, sotto lo pseudonimo di Woland, e le sue più sofisticate creazioni terrene: la letteratura e la donna. Questo è “Il Maestro e Margherita”, un viaggio oscuro e golosamente perverso, popolato da personaggi burlesque e sottilmente inquietanti. Chiunque osi addentrarsi si troverà sulla soglia del Tempio dell’illusione: un grande teatro di città. Teatro, musica e danza si intrecciano in questo mondo sconosciuto per dare vita ad un nuovo spettacolo carico di emozioni e sorprese.
Entrate pure, calzate la vostra maschera come autentici indossatori d’anime, e non dimenticate per nessun motivo al mondo la parola d’ordine.