Alberi

Ispirato a “La vita segreta degli alberi” di Peter Wohlleben
Testo di Andrea Brunello
Con Giacomo Anderle
Regia Andrea Brunello
Sand art e animazioni Nadia Ischia
Musica Enrico Merlin
Luci Federica Rigon
Scenografia Nadezdha Simeonova
Produzione Arditodesìo in collaborazione con ariaTeatro

“La vita segreta degli alberi”
Peter Wohlleben

Andrea Brunello

Giacomo Anderle

Andrea Brunello

Nadia Ischia

Enrico Merlin

Federica Rigon

Nadezdha Simeonova

Arditodesìo
ariaTeatro


ALBERI è il viaggio iniziatico di un uomo nell’incontro con un albero riflette sulla sua esistenza, sulla sua storia, sulle sue origini e scopre la libertà di decidere della propria vita al di là delle convenzioni. ALBERI è anche un percorso di scoperta dentro i segreti e le meraviglie del bosco per permetterci di tornare in contatto con una delle presenze più silenziose ma allo stesso più importanti e misteriose del nostro pianeta Terra. Da tempo si parla di intelligenza vegetale, cioè la capacità che hanno le piante di risolvere problemi, di ricordare e condividere le esperienze fatte, di prendersi cura dei loro simili. Recenti ricerche indicano in maniera chiara che le piante imparano dalle esperienze e mutano il loro comportamento in funzione di quello che è successo in passato. Gli alberi comunicano tra di loro e si avvertono quando incombe un pericolo. Gli alberi più anziani conoscono i segreti della sopravvivenza e della longevità e li passano agli alberi più giovani.
ALBERI è la nuova produzione 2018 del progetto Jet Propulsion Theatre nata con lo scopo di raccontare queste meraviglie e allo stesso tempo indicare una possibile nuova strada di rispetto nei confronti dei nostri amici verdi su cui si appoggia così tanta della nostra storia e futuro. ALBERI ha come pubblico quello dei bambini dai 7 anni in su, ma strizza l’occhio anche ai giovani e al pubblico adulto che ha voglia di farsi affascinare da un mondo che per molti versi esiste ormai solo nelle favole ma che vorremmo tornasse ad essere parte della nostra quotidiana esistenza, quello degli alberi e dei boschi.

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Jet Propulsion Theatre
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Note drammaturgiche

Quando entro in un bosco antico, cioè un bosco che ha avuto modo di svilupparsi secondo le sue regole e i suoi ritmi, sono sempre colpito dalla presenza degli alberi, esseri maestosi e bellissimi che spesso hanno una nobiltà e una forza a noi sconosciuta. Credo che noi esseri umani dimostriamo arroganza antipatica ed ignorante tutte le volte che vediamo il bosco solo come una fonte di materie prime, come luogo di svago, come qualcosa di diverso e separato da noi. Le nostre tradizioni spesso ci presentano il bosco come un luogo selvaggio, primitivo, pieno di insidie (soprattutto la notte!) che ci incute paura. Ma… crediamo veramente che questi esseri, gli Alberi, che esistono da milioni di anni, che hanno colonizzato la terra ben prima di noi e con enorme successo, non abbiano sviluppato alcuna capacità di comunicazione, non siano capaci di sentire ciò che li circonda? Non sappiano imparare dalle esperienze? Crediamo veramente che siano privi di una loro forma di intelligenza? Quanta arroganza porta con sé questa credenza! La verità è che la differenza vera fra noi e il mondo vegetale è il tempo: noi viviamo meno e ci consumiamo più velocemente. Gli alberi possono vivere e prosperare per centinaia di anni, alcuni anche migliaia. Solo all’apparenza ci sembrano semplici e poco sofisticati. Il loro DNA è molto più complesso del nostro. Ad oggi sulla terra ci sono alberi che hanno quasi diecimila anni! Un albero non muore mai di vecchiaia. Se lasciato in pace continua a vivere per sempre. Sono i parassiti o altri esseri viventi che ne causano la morte. Io credo che il genere umano abbia tutto da imparare nell’avvicinarsi al mondo vegetale con curiosità e rispetto perché questi esseri sono custodi della saggezza del tempo, hanno in sé la conoscenza della storia e forse un modo alternativo di interpretare la nostra stessa esistenza. Da qui, da questa riflessione nasce il desiderio di raccontare il mondo degli alberi ai più giovani. Nato come progetto per gli ultimi anni delle scuole elementari e i primi delle medie, lo spettacolo ha poi preso una dimensione più vasta, dimostrandosi adatto anche ai bambini dei primi anni delle elementari (che si lasceranno coinvolgere dal protagonista e dai suoi giochi di clownerie) ma anche ad un pubblico più “grande” che invece apprezzerà il lavoro di approfondimento tematico e scientifico dedicato proprio al mondo vegetale.
Questo spettacolo si inserisce all’interno della progettualità del Jet Propulsion Theatre (JPT), il laboratorio permanente di creazione artistica legata alla scienza che dal 2012 la Compagnia Arditodesìo porta avanti con il Laboratorio per la Comunicazione delle Scienze Fisiche dell’Università di Trento. Il JPT, che ha già prodotto numerosi spettacoli, festival ed eventi di teatroscienza sia in Italia che all’estero, ci permette di collaborare fattivamente con ricercatori e scienziati impegnati nei campi di ricerca trattati negli spettacoli, e di conseguenza di garantire rigore scientifico oltre alla necessaria competenza artistica.

Jet Propulsion Theatre (JPT)
Compagnia Arditodesìo
Laboratorio per la Comunicazione delle Scienze Fisiche dell’Università di Trento
JPT

Andrea Brunello

Andrea Brunello

Giacomo Anderle

Attore, drammaturgo e regista, è autore di numerosi spettacoli per bambini, ragazzi e adulti. Il suo percorso artistico è iniziato tanti anni fa con lo studio del clown e lì spesso ritorna, cercando possibilità di contatto e di dialogo tra immaginario e realtà, permeabilità, leggerezza e stupore in quel mondo complesso che chiamiamo vita.