Le notti bianche

di FEDOR DOSTOESKIJ
riduzione teatrale GIUSEPPE AMATO
con GIUSEPPE AMATO e CHIARA BENEDETTI
regia GIUSEPPE AMATO
elementi scenici STEFANIA TOSI

L’uomo delle Notti Bianche, è immerso in un mondo tra realtà e sogno, tra il regno fantastico e il cupo mondo, tuttavia questa terra delle nebbie è sì felice, ma contiene anche un bruciante veleno: esiste ancora la speranza, in questo sognare, di trovare un’anima inviata dall’eternità e destinata a lui solo.

Si chiama Nasten’ka. Lui la vede mentre piange appoggiata alla ringhiera del lungofiume. Ma quale sofferenza avrebbe atteso il sognatore fuori dal paradiso dell’illusione. La fuga da tutto ciò su cui aveva fondato la sua vita altro non è che l’espressione di una protesta ininterrotta, la ricerca inconciliabile e assoluta che l’uomo contemporaneo compie, per raggiungere quel pezzo di libertà, che riesce a trovare solo nella dimensione dell’ideale.